LA TRANS E IL MURATORE - parte 3 - città Bergamo  - Napoli Trasgressiva

LA TRANS E IL MURATORE - parte 3 - città Bergamo - Napoli Trasgressiva

LA trans E IL MURATORE - parte 3 - città Bergamo

Senza neanche cenare, Gilda ha chiesto se ero daccordo di andare a casa sua. Non ha neanche finito la frase che ero già partito.
Abitava in via Carnovali, in un appartamento di un condominio popolare che conoscevo bene perchè tanti anni prima la mia ditta lo aveva ristruttorato.
Ha aperto la porta, mi ha accompagnato in salotto, e lei è andata in cucina. Io mi sono seduto sul divano e ho appoggiato la mezza bottiglia di prosecco sul tavolino, lei è tornata con dei salatini e due bicchieri. Ha acceso anche la luce della lampada vicino al televisore. Non voleva vergognarsi, voleva essere se stessa fino in fondo.
Ha acceso anche un radiolone e lettore CD, con una musica orientale molto rilassante. Piegandosi ho potuto sbirciare ancora il culo rotondo e meraviglioso appena coperto con le mini mutandine rosse. Si è girata di scatto e mi fa:
"Cosa fai, mi guardi il sedere?"
Sono diventato rosso, lei è venuta a sedersi accanto a me.
"Dài su, scherzavo. Tu sei stato un uomo perfetto Raffo, sono proprio contenta di averti conosciuto dopo tutte le chat che ci siamo scambiati. Sai, ti desidero anch'io."
Mi ha baciato. Era ancora più bella e profumava come un fiore. Durante i baci prolungati accarezzavo le tette attraverso la camicetta e il reggiseno. Poi ho slacciato i primi tre bottoni e infilato la mia mano per tirarle fuori e succhiarle. Gilda mi accarezzava la schiena e strofinava una mano sulle mie cosce. Ho lavato i miei pantaloni e gli slip che se no si bucavano e il mio cazzo da muratore era duro e resistente come il cemento. Mentre raggiungevo e sganciavo il fermaglio del reggiseno prendendole le tette fra le mani, ho notato che lo guardava e sentivo il suo respiro diventare sempre più veloce.
Si è alzata in piedi, si è tolta la camicetta lasciando il reggiseno appeso a una spalla. Lei e le sue tette puntute dicevano chiaramente che era il momento di stare più comodi, cosى mi ha invitato a sdraiarmi sul letto mentre lei si rinfrescava in bagno.
Una volta uscita era nudissima, Aveva solo le scarpe coi tacchi alti neri, si è avvicinata sculettando e si è seduta sopra di me. L'ho girata su un fianco .La mia mano si è trasferita sulla coscia ed ha raggiunto il pube fino a quando non ho trovato quello che stavo cercando. Lei ha premuto contro di me e io ho potuto verificare che anche il suo cazzo cominciava a gonfiarsi straripando dalle mutande.
Gilda mi ha tolto la mano dal suo cazzo, si è appoggiata e ha preso il mio fra le labbra cominciando a succhiarmi. Teneva stretta l'asta e picchiettava la sua lingua sul filetto e sulla punta e con l'altra mano teneva le mie palle saldamente. Ogni tanto ingoiava tutto il cazzo fino in gola facendo dei risucchi speciali.

CONTINUA

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